L’economista Vladimir Mirov, collaboratore di uno dei principali oppositori politici di Putin, Alexei Navalny, ha spiegato che la Russia sta piombando in una crisi economica che sarà peggio di quella del 1991, e che il Paese non ha le risorse per proseguire la guerra. Secondo Mirov, dunque, le sanzioni da parte dell'Occidente sono lo strumento più efficace per colpire Putin.
“Le sanzioni avranno un effetto devastante sulla Russia, Putin ha fatto il passo più lungo della gamba e probabilmente non le aveva messe in conto, pensando che sarebbe bastata la propaganda a giustificare le sue decisioni senza alcuna risposta da parte dell'Occidente, men che meno così unitaria”, ha affermato.
Le sanzioni, infatti, stanno già producendo i loro effetti: la Banca centrale russa non può più prendere misure per difendere il valore del rublo, che sta precipitando. I tassi d'interesse sono arrivati al 20%. L'inflazione continua ad aumentare e la borsa di Mosca è chiusa da inizio settimana.