A Bassano, in provincia di Vicenza, due persone sono risultate positive alla variante indiana dopo essere rientrate dall'Asia, e altre due, sempre residenti in Veneto, sono in valutazione per questa nuova forma del virus.
"Stiamo gestendo la questione senza allarmismi. La variante c'è, ci è stata comunicata, vogliamo farlo senza ansia" ha dichiarato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
Anche la Regione Lazio si dice preoccupata per questa nuova variante, in particolar modo per la presenza di 15mila membri di una comunità sikh nel territorio di Latina. È in corso una indagine epidemiologica sulla comunità, operante nel settore agricolo. In attesa dei risultati dei test inviati allo Spallanzani.
La variante in questione, spiega il virologo Andrea Crisanti, ha una elevata capacità di trasmissione e potrebbe avere anche una certa resistenza al vaccino.
Tuttavia, ha aggiunto l'immunologa Antonella Viola: "Le varianti del virus non devono generare panico, ma prudenza. […] Questa variante ha due mutazioni potenzialmente preoccupanti sulla proteina Spike, ma non ci sono dati che possano farci pensare che sia più trasmissibile o che generi una malattia più severa. È possibile, invece, che possa ridurre leggermente l'efficacia dei vaccini, ma anche in questo caso servono dati prima di esprimersi".