Con la fine dell'estate si conclude anche il periodo di maggiore traffico aereo, durante il quale milioni di italiani hanno colto l’occasione per viaggiare. Purtroppo, all'aumento dei voli si è accompagnato un incremento di disservizi come ritardi, cancellazioni e negati imbarchi. Secondo i dati di AirHelp - leader mondiale nell'assistenza ai passeggeri - oltre il 45% dei voli in partenza dall’Italia tra giugno e agosto hanno subito disagi, colpendo più di 928.000 viaggiatori, molti dei quali non sono consapevoli del loro diritto a un risarcimento.
Il panorama dei disservizi aerei Quest'estate, più di 32 milioni di passeggeri hanno volato dagli aeroporti italiani, segnando un incremento del 3,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, dei 213.834 voli totali in partenza dall’Italia, 97.581 hanno subito disservizi, una situazione che ha lasciato migliaia di viaggiatori in attesa di risarcimento. Di questi, secondo i dati raccolti da AirHelp, una larga parte - quasi un milione di persone - potrebbe non essere consapevole del risarcimento a cui ha diritto.
Questa situazione non riguarda solo l’Italia. In tutta Europa, oltre il 38% dei voli ha registrato ritardi o cancellazioni durante i mesi estivi, rendendo oltre 7,4 milioni di passeggeri idonei alla compensazione pecuniaria. A livello globale, il numero di viaggiatori interessati da disservizi sale a 12,8 milioni, dimostrando come il problema sia diffuso e coinvolga il trasporto aereo su scala internazionale.
Tra i principali aeroporti europei, Londra Heathrow ha registrato il maggior numero di passeggeri idonei al risarcimento durante l’estate, con 263.000 persone coinvolte, seguito da Francoforte (249.000) e Parigi Charles de Gaulle (245.000). Per quanto riguarda l’Italia, l’aeroporto con il numero più alto di passeggeri con diritto alla compensazione è Roma Fiumicino, con oltre 218.000 persone, seguito da Milano Malpensa (133.000) e Bergamo Orio al Serio (79.000).
Come comportarsi in caso di disservizi aerei In Europa, i diritti dei passeggeri aerei sono tutelati dal regolamento CE261/2004, mentre per i voli tra il Regno Unito e l’Europa si applica la normativa UK261. Questi stabiliscono che i passeggeri hanno diritto a compensazioni in denaro quando il volo viene ritardato di 3 o più ore, cancellato con breve preavviso o in caso di negato imbarco. I risarcimenti possono variare da 250 a 600 € a persona, a seconda della distanza del volo e del ritardo accumulato. Inoltre, i passeggeri hanno diritto all’assistenza gratuita durante l’attesa, che può includere pasti e bevande, eventuali pernottamenti in hotel e telefonate gratuite. In caso di cancellazione del volo, i passeggeri hanno anche diritto al rimborso del biglietto o a un volo alternativo verso la propria destinazione.
Nonostante la normativa sia ormai in vigore dal 2004, molti non sono ancora sufficientemente informati riguardo ai propri diritti, o trovano eccessivamente complesso il processo di richiesta. "Ogni estate migliaia di passeggeri italiani affrontano ritardi e cancellazioni, ma pochi sanno di avere diritto a una compensazione pecuniaria. La complessità del processo di reclamo spesso scoraggia, ma non dovrebbe essere così” commenta l’Avv. Mariana Giuliano, esperta di diritti dei passeggeri e portavoce italiana di AirHelp.