Un anno fa, il 22 agosto 2023, moriva Toto Cutugno. Il cantautore aveva appena compiuto 80 anni ed era ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano. Tra gli artisti musicali italiani di maggior successo, Cutugno sarà per sempre ricordato per "L'Italiano", canzone diventata un simbolo del Belpaese anche all'estero. Durante la sua carriera ha firmato numerosissimi brani popolari, vincendo un Festival di Sanremo e arrivando secondo in altre sei occasioni.
Gli inizi Toscano (era nato il 7 luglio 1943 a Fosdinovo, in provincia di Massa-Carrara) ma cresciuto in Liguria, non ancora ventenne fonda un gruppo, Toto e i Tati, proponendo live i suoi brani. Il 1975 è l'anno del grande successo in Francia mentre nel successivo c'è il debutto al Festival di Sanremo: sul palco dell'Ariston sale con gli Albatros, cantando "Volo AZ 504". Arriva terzo. Poco dopo arriva "Nel cuore nei sensi", con cui partecipa al Festivalbar e che balza ai vertici delle classifiche nella versione francese incisa da Gerard Lenorman. Cutugno, scrive anche la prima canzone per Adriano Celentano, "Soli": una canzone che per mesi resterà al primo posto in classifica. Per l'album di debutto, "Voglio l'anima", bisognerà attendere il 1979.
Il successo Ma sono tanti i successi del Toto nazionale: "Solo noi" viene lanciato a Sanremo nel 1980, anno in cui Cutugno firma tutte le canzoni del disco "Il tempo se ne va" per Adriano Celentano. Dopo la pubblicazione di "La mia musica", del 1981, nel 1983 a Sanremo presenta il suo brano-simbolo, "L'Italiano". Ma nonostante il grande successo non arriva oltre il quinto posto. La canzone vende milioni di dischi e lo rende famoso nel mondo, Israele, Iran e Corea compresi. Negli anni successivi sarà una presenza fissa al Festival, con brani come "Figli", "Emozioni" e "Gli amori" senza riuscire più a vincere. In compenso si rifece con l'Eurovision Song Contest nel 1990, vincendo con "Insieme: 1992", ultima vittoria italiana prima dell'exploit dei Maneskin nel 2021.
Autore Ma quella di Toto è stata una penna importante anche per altri artisti. Oltre che per Celentano tra gli anni 80 e 90 ha scritto canzoni per Ricchi e Poveri, Peppino Di Capri, Fiordaliso, Franco Califano. E poi Fausto Leali, per il quale, con "Io amo", ha contribuito in maniera decisiva al rilancio dopo un periodo buio.
Gli ultimi anni Sanremo rimane il suo palco. Nel 2010, dopo un periodo difficile per motivi di salute, arriva all'Ariston cantando con Belen Rodriguez "Aeroplani". Nel 2012 invitato da Fabio Fazio, esegue "L'Italiano" con il coro dell'Armata rossa. Il suo legame con il Festival è talmente forte che nel 2005 per parteciparvi rinuncia all'Olympia di Parigi. Nel 2018 per un malore è costretto ad annullare concerti in Belgio. Nello stesso anno ha la soddisfazione di cantare per la seconda volta nella lunga carriera all'Olympia di Parigi e Le Monde gli dedica per l'occasione una pagina. Nel 2019 scoppia un caso Ucraina: un gruppo di deputati ucraini con una lettera chiese di precludere per presunte posizioni filorusse l'ingresso a Toto Cutugno che aveva un concerto a Kiev sold out da tempo. Lui replicò di essere "sorpreso e preoccupato", dichiarandosi sempre distante dalla politica: "Io sono apolitico".