In arrivo, da parte dell'Unione Europea, 2 miliardi di euro per l'Italia. Un finanziamento che consentirà alla STMicroelectronics, azienda produttrice di componenti elettronici a semiconduttore, di costruire un impianto specializzato nella produzione di chip a Catania. Un obiettivo che vuole rendere autonomi i paesi dell'Ue dalle eccessive importazioni da parte degli Stati terzi, in particolar modo Cina e Taiwan, e che rientra all'interno del "European Chips Act".
Che cos'è il Chips Act Si tratta di un pacchetto legislativo europeo sui semiconduttori, approvato l’8 febbraio 2022 dalla Commissione Europea: prevede un finanziamento complessivo di 43 miliardi di euro per raddoppiare entro il 2030 la produzione europea di chip e rendere autonomi gli Stati membri dalle forniture extra Ue.
Il progetto si basa su tecnologie che sono state e saranno sviluppate nell'ambito degli importanti Progetti di comune interesse europeo (Ipcei) per la ricerca e l'innovazione nel campo della microelettronica approvati dall'Ue.
Secondo le previsioni, l'impianto siciliano sarà pronto entro il 2032. "La STMicroelectronics - spiega l'esecutivo dell'Unione - ha promesso che il progetto avrà un chiaro impatto positivo sulla catena del valore dei semiconduttori dell'Ue, volto a lasciare in eredità, alla prossima generazione della tecnologia, SiC da 200 mm".