Alla richiesta di risarcimento da parte dei familiari di alcune vittime del terremoto dell’Aquila del 2009, che in particolare persero la vita nel crollo di un palazzo in centro, il Tribunale della città ha risposto con il riconoscimento di un risarcimento solo parziale.
Secondo il giudice, infatti, considerando che si erano già verificate due scosse di terremoto poche ore prima del crollo dell’edificio, una parte della responsabilità della morte sarebbe da attribuire alle stesse vittime, colpevoli di essere rimaste a dormire nell’edificio, assumendo dunque una “condotta incauta”.