"Anche se la Le Pen è diversa da Afd, il Ppe ha una visione profondamente differente da quella del suo partito sull'Europa, sul rapporto con la Nato. Vedremo come si evolveranno le loro posizioni". Lo spiega il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando delle trattative per la formazione della prossima commissione Ue dopo le elezioni europee. Sulla possibilità che il presidente del Consiglio possa votare per confermare Ursula von der Leyen, Tajani, intervistato da Il Corriere della Sera, sottolinea: "Non dico a Giorgia Meloni quello che deve fare, lei è la leader dei Conservatori europei, stabilirà la sua linea".
"Io - prosegue il vicepremier - parlo del mio progetto. Sicuramente Meloni da premier ha i titoli per far giocare all'Italia una partita da protagonista. E io con FI farò in modo che accada proponendo e favorendo iniziative che siano favorevoli al nostro Paese".
L'alleanza per designare la nuova commissione si potrebbe allargare "magari la Lega, perché no? Ma serve tempo per costruire alleanze, un passo per volta". Nella prossima Commissione una cosa è sicura secondo Tajani, cioè che l'Italia dovrà avere "un commissario di alto profilo con una delega importante, che sia anche un vicepresidente, cosa che oggi non abbiamo". Infine il voto delle Europee che ha visto il sorpasso di Forza Italia sulla Lega.
"Assieme alla Svp siamo al 10,2%, terza forza politica italiana in questo momento. E non ci fermiamo qui. Il prossimo obiettivo e' il 20% alle Politiche del 2027 - conclude Tajani -. Vogliamo ampliare la nostra casa, e possiamo farlo perché questo nelle elezioni europee non è un successo effimero, ma una tappa decisiva sul percorso di una crescita consolidata".