Difficili e vani i tentativi di soccorrere i naufragi dispersi in mare da venerdì scorso. Le condizioni in mare non erano buone, le onde hanno raggiunto altezza sei metri, ma soprattutto non vi è stato alcun coordinamento da parte dello Stato, nonostante l'allerta di Alarm Phone.
Questo è quanto ha dichiarato il direttore di Sos Méditerranée, Alessandro Porro.
Dopo 24 ore di navigazione durante la bufera, a bordo della nave Ong Ocean Viking, le imbarcazioni naufragate erano praticamente distrutte e c'erano centinaia di persone disperse in mare.
Nessuno ha coordinato i soccorsi né da Roma né da Tripoli. Eravamo soli, ha aggiunto Porro.
La situazone è cambiata solo quando è partito il Mayday e tre navi commerciali hanno cambiato rotta per unirsi ai soccorsi, gestiti in maniera del tutto autonoma.