Il premier slovacco Robert Fico, vittima di un attentato e ferito gravemente con tre colpi di pistola da Juraj Cintula, è stato operato nuovamente. Lo ha detto il ministro della Difesa Robert Kalinák. L'intervento è durato circa due ore e i medici hanno cercato di "spostare le condizioni del paziente" verso una prognosi positiva. Il ministro non ha fornito informazioni più precise. "La situazione resta molto grave", ha aggiunto.
Fico si trova in terapia intensiva "Ci vorranno alcuni giorni prima di poter sapere con certezza come si svilupperà la situazione", ha detto Kalinák. Il direttore dell'ospedale di Banská Bystrica ha riferito che il primo ministro ha fatto una Tac di controllo e, sulla base dei risultati, hanno rimosso il tessuto morto rimasto dopo la ferita da arma da fuoco. "Le condizioni del paziente sono davvero gravi e si trova in terapia intensiva", ha affermato la direttrice dell'ospedale, Miriam Lapunikova. Secondo lei le sue condizioni sono molto gravi, ma si è stabilizzato ed è cosciente.
L'aggressore: "Volevo ferirlo, non ucciderlo" Juraj Cintula, il 71 enne che ha sparato al premier slovacco, ha detto alla polizia che il suo interno era di "ferirlo, non di ucciderlo". Lo riportano alcuni media slovacchi, sottolineando che secondo le indiscrezioni su quanto emerso dalla deposizione di Cintula, l'aggressore aveva pianificato l'attacco alcuni giorni prima. Cintula, che era in possesso dell'arma legalmente, rischia da 25 anni all'ergastolo.
Il leader dell'opposizione slovacca: "Ricevute minacce di morte" Intanto il leader dell'opposizione progressista Michal Simecka ha depositato una denuncia penale per minacce di morte e ha testimoniato presso l'Agenzia nazionale per i crimini. "Le minacce sono arrivate a me, a mia figlia e alla mia compagna. Ce ne sono state diverse, sono state specifiche e drastiche da parte di persone concrete. Purtroppo non è una novità", ha detto Smecka a proposito delle minacce.