"La trattativa è stata interrotta per l'atteggiamento non costruttivo delle associazioni datoriali". Così in una nota i sindacati motivano lo sciopero nazionale di quattro ore di tutto il personale del trasporto pubblico locale, indetto per giovedì 18 luglio. Alla base della protesta c'è infatti la richiesta di rinnovo del contratto nazionale Autoferrotranvieri e Internavigator, avanzata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna. Uno sciopero che toccherà l'intera penisola con modalità e orari diversi nei singoli territori.
"Confermato giovedì 18 luglio lo sciopero nazionale di 4 ore di tutto il personale del trasporto pubblico locale, organizzato nel rispetto delle fasce di garanzia e con modalità stabilite a livello territoriale". A riferirlo in una nota la Filt Cgil sulla protesta indetta unitariamente a Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna "per il rinnovo del contratto nazionale Autoferrotranvieri ed Internavigatori". "Il rinnovo del Ccnl - spiega la Federazione dei Trasporti della Cgil - la cui trattativa è stata interrotta per l'atteggiamento non costruttivo delle associazioni datoriali, è un diritto irrinunciabile per restituire dignità a tutti gli autoferrotranvieri ed è il primo elemento indispensabile allo sviluppo del trasporto pubblico nell'interesse di lavoratrici, lavoratori, cittadini e per una crescita sostenibile del Paese". "Inoltre è importante - sottolinea infine la Filt Cgil - rinnovare il contratto in tempi rapidi anche in vista di eventi importanti come il Giubileo e le Olimpiadi invernali che impatteranno notevolmente sulla mobilità e contestualmente serve un impegno concreto da parte del Governo e delle forze politiche per finanziare il Fondo nazionale dei trasporti".
A Milano bus, tram e treni delle cinque linee metropolitane si fermeranno dalle 8:45 alle 12:45. Lo sciopero "interesserà i lavoratori del Gruppo Atm", ha fatto sapere la stessa società che gestisce il trasporto pubblico locale del capoluogo lombardo. Il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale toccherà tutta la regione. Tra le principali città interessate anche Bergamo, dove sono circa mille lavoratori coinvolti. In tutta la provincia la mobilitazione inizierà però alle 15:30 e finirà alle 19:30.
A Bologna si asterranno dal lavoro tra le 9 e le 17 i dipendenti della Rfi manutenzione infrastrutture Doit. Per quanto riguarda i bus e i treni del trasporto passeggeri regionale dei bacini di servizio di Bologna e Ferrara lo sciopero si svolgerà dalle ore 11 alle 15. In questa fascia oraria, i servizi di trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano non saranno garantiti. Nel capoluogo di regione saranno previste solamente le corse dal capolinea centrale verso la periferia, e viceversa, con orario di partenza fino alle ore 10:45.
A ciò si aggiunge che Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Orsa Ferrovie dell'Emilia-Romagna hanno proclamato un secondo sciopero di 24 ore, dalle 21.59 del 17 alle 21.59 del 18 luglio, per lavoratrici e lavoratori del settore Manutenzione di Rete ferroviaria italiana del Gruppo Fsi in Emilia-Romagna. La prima astensione dal lavoro si era registrata il 3 giugno. I dipendenti protestano contro le modifiche unilaterali a turni e orario di lavoro "con forti e gravi ricadute sulla conciliazione tempi di vita/lavoro del personale", sottolineano i sindacati. Tra le ragioni della mobilitazione c'è anche l'opposizione alla chiusura unilaterale di 24 impianti sul territorio regionale e alle esternalizzazioni in appalto per attività pregiate. Il 18 luglio si terrà un presidio di lavoratori davanti alla Prefettura di Bologna, dalle 10 alle 11.
Anche a Roma saranno a rischio tram, metro, bus, treni urbani ed extraurbani dalle 8:30 alle 12:30, orario nel quale le vetture in linea termineranno la corsa e rientreranno, fuori servizio, ai depositi di appartenenza. Lo sciopero interesserà Atac e i bus periferici gestiti da RomaTpl, ATI Autoservizi Troiani/Sap. Si fermeranno anche lavoratori dei servizi interni, ausiliari del traffico, addetti alla verifica dei biglietti e alle biglietterie. Non sciopereranno, invece, addetti alla sicurezza, portieri, guardiani, addetti ai centralini telefonici, servizi di sicurezza, ingegneri centrali, capi del movimento e quelli tecnici centrali. Per la Capitale sarà il terzo sciopero in poche settimane, dopo quello del 4 luglio indetto dai dipendenti Atac per la morte di un collega caduto in una fossa nella rimessa di Tor Vergata e l'altro dei treni, che il 7 luglio ha creato disagi soprattutto alla stazione Termini.
A Napoli lo sciopero sarà sempre di quattro ore, ma dalle 11:30 alle 15:30. Non sarà possibile garantire il regolare svolgimento dei servizi di linea in superficie (tram, bus, filobus), metro Linea 1 e funicolare. In particolare, per le linee di superficie le ultime partenze saranno 30 minuti prima dell’inizio dello sciopero e riprenderanno circa mezzora dopo la fine della protesta. La Linea 1 farà l'ultima corsa da Piscinola e da Garibaldi alle 10:50, dove riprenderà rispettivamente alle 16:20 e alle 17:00. Per le funicolari Mergellina, Centrale e Montesanto, il servizio non sarà garantito dalle 11:20 alle 15:50.
Il 18 luglio i bus di Autolinee toscane potrebbero subire ritardi o cancellazioni di corse nel servizio urbano ed extraurbano di tutta la regione, a causa dello sciopero nazionale di 4 ore. Lo rende noto At spiegando che il servizio non sarà garantito dalle 18 alle 22. Per ciò che riguarda impiegati e operai, le modalità dello sciopero sono le ultime 4 ore del turno di lavoro. A causa dello stesso sciopero e per un'astensione dal lavoro aziendale proclamata da Cobas Lavoro privato, a Firenze possibili disservizi dalle 9.30 alle 13.30 per la tramvia. "Il personale viaggiante sciopera dalle 9.30 alle 13.30. Operai e impiegati, nelle ultime 4 ore del turno", spiega Gest che riguardo allo sciopero aziendale proclamato da Cobas Lavoro privato nelle stesse ore riferisce che le motivazioni sono legate alla "inidoneità del personale viaggiante, indennità turno e festivi, relazioni con il personale, provvedimenti disciplinari, condizioni di lavoro in relazione agli aspetti di sicurezza e qualità nell'esercizio, premio di produzione, abilitazione tramviaria, commissione turni e velocità e posti auto".
Giovedì 18 luglio quattro ore di sciopero del trasporto pubblico locale anche in Trentino. Autobus urbani ed extraurbani e ferrovie della Valsugana e Trento Malè si fermeranno dalle 11 alle 15. La protesta è stata indetta unitariamente da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal per "rivendicare il diritto al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro e al miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali". Per i sindacati "nonostante tutti i tentativi tesi a ricercare un accordo si è dovuto prendere atto delle indisponibilità datoriali a rinnovare il contratto, con un incremento economico in linea con l'aumento del costo della vita, a rimodulare la parte normativa per consentire una migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro, nonché a individuare soluzioni atte a contrastare il fenomeno delle aggressioni al personale".