Le Sezioni Unite della Cassazione sono state invitate a sciogliere un nodo interpretativo sul saluto romano. La conclusione, secondo il procuratore generale di Cassazione Pietro Gaeta, è quella che il saluto romano “rientra nel perimetro punitivo della legge Mancino quando realizza un pericolo concreto per l’ordine pubblico”. “È ovvio che il saluto fascista sia una offesa alla sensibilità individuale, ma diventa reato quando realizza un pericolo concreto per l'ordine pubblico”, spiega il procuratore.