Un detenuto si è suicidato a Rebibbia, a Roma: salgono così a 59 i suicidi da inizio anno nelle carceri italiane. Lo rende noto Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria. "Trent'anni circa, italiano, è stato rinvenuto impiccato nella sua cella del reparto G12 della Casa Circondariale a nulla sono valsi i soccorsi. Si tratta dell'ennesimo suicidio, cui bisogna aggiungere i 6 appartenenti alla polizia penitenziaria che si sono tolti la vita", spiega De Fazio che poi sferza il governo: "Il commissario straordinario all'edilizia penitenziaria è già fallito negli anni passati, se il governo Meloni proprio voleva aggiungere un commissario straordinario ai 59 già nominati, poteva prevederne uno all'emergenza carceraria".
Un episodio che alimenta la pressione sul governo rispetto al tema delle carceri. "La maggioranza continua a ignorare la strage. Hanno rinviato la proposta Giachetti che interveniva sul presente e discute un DL che non cambierà nulla per l'immediato" ha commentato Paolo Ciani, vicecapogruppo Pd alla Camera e segretario di Demos, che poi ha aggiunto: "Negli ultimi dieci giorni cinque suicidi nelle carceri italiane. Ai suicidi tra i detenuti si aggiungono quelli tra gli agenti della polizia penitenziaria a manifestare un sistema malato, che non solo non risponde ai dettami della Costituzione, ma ha trasformato il carcere in luoghi invivibili per tutti quelli che li frequentano: detenuti, agenti, personale sanitario, personale civile, volontari. Non c’è più tempo: tutti ascoltino il grido di dolore del carcere".