All’ospedale Spallanzani di Roma è stato accertato il primo caso di vaiolo delle scimmie nel nostro Paese. Il paziente zero è un uomo da poco rientrato dalle Canarie.
Lo Spallanzani fa sapere che il quadro clinico dell’uomo è risultato caratteristico e il monkeypox virus è stato rapidamente identificato con tecniche molecolari e dissequenziamento genico dai campioni delle lesioni cutanee. L’uomo è attualmente ricoverato in isolamento e versa in discrete condizioni generali. Sono in corso le indagini epidemiologiche e il tracciamento dei contatti.
Ma cos’è il vaiolo delle scimmie?
Come spiega l’Istituto superiore di sanità, “Si tratta di un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo ma che si differenzia dal vaiolo per la minore diffusività e gravità. È diffuso in particolare tra primati e piccoli roditori, prevalentemente in Africa. L’infezione si trasmette dall'animale all'uomo attraverso la saliva ed altri fluidi dell’animale o il contatto diretto con l’animale. Nell’uomo si presenta con febbre, dolori muscolari, cefalea, linfonodi gonfi, stanchezza e manifestazioni cutanee quali vescicole, pustole o piccole croste. Si può trasmettere da uomo a uomo attraverso il contatto con fluidi corporei o con le lesioni cutanee”.
C’è da preoccuparsi?
Come ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri: “Massima attenzione, ma nessun allarme eccessivo. La raccomandazione è quella di rivolgersi al medico di fiducia nel caso in cui si avvertano i sintomi specifici di questa malattia, ed in particolare la comparsa sulla pelle di vescicole tondeggianti, specie se accompagnate da dolori muscolari, febbre o cefalea”.