Circa 50 milioni di elettori ieri sono stati chiamati alle urne per esprimere il proprio parere sulla legge Severino, le misure cautelari, la separazione delle carriere e le valutazioni dei magistrati, e le candidature per il Csm.
Tuttavia, perché il referendum abrogativo fosse valido, era necessaria la partecipazione della metà più uno degli aventi diritto al voto. Obiettivo tutt’altro che raggiunto. L'affluenza è stata di appena il 20,9%, mentre la soglia minima da raggiungere era del 50%.
Per il referendum sulla giustizia si tratta della chiamata alle urne con la partecipazione più bassa nella storia referendaria italiana.