Già prima della vittoria alle elezioni, il centrodestra aveva annunciato profonde modifiche al Reddito di cittadinanza.
Al momento i percettori del reddito posso avere il sussidio fino a che non trovano un lavoro. La riforma proposta dal nuovo governo prevede che dopo i primi 18 mesi il beneficiario del sussidio che ancora non ha trovato lavoro venga sospeso dalla percezione del reddito e inserito in un percorso di politiche attive del lavoro. Per 6 mesi dovrà frequentare corsi di formazione adatti al suo profilo che lo aiutino a incontrare la domanda di lavoro da parte delle aziende. Durante questo periodo sarà economicamente sostenuto dal Fondo sociale europeo.
Se dopo la formazione il beneficiario ancora non riuscirà a trovare lavoro, il sussidio verrà sospeso per sei mesi, dopo i quali potrà richiedere nuovamente il Rdc per un anno, a fronte di una decurtazione del 25%. Dopo un anno, durante il quale continuerà la formazione, il sussidio sarà sospeso per ulteriori 6 mesi. Alla fine di questo periodo il beneficiario potrà richiedere il Rdc per l’ultima volta, a fronte di una nuova decurtazione del 25%.
I risparmi sul Reddito di cittadinanza così ottenibili dalla riforma, saranno riutilizzati per finanziare la riforma sulle pensioni.