Davanti alle commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, sulla questione del ponte sullo Stretto di Messina ha affermato: “Per dar seguito all'impegno del governo, si dovrebbe procedere con la redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica per le due opzioni evidenziate. La prima fase potrebbe concludersi entro la primavera del 2022 per avviare un dibattito pubblico e pervenire a una scelta condivisa”.
Ha poi precisato che tutti gli interventi che verranno attuati parallelamente al progetto di fattibilità per l'attraversamento stabile dello Stretto e per velocizzare l'attraversamento ferroviario e veloce dei passeggeri "sono già finanziati attraverso il fondo complementare, o la proposta di Fsc 21/27, o attraverso risorse statali, o il Pnrr: complessivamente si pianificano interventi per 500 milioni”.
Il ministro ha poi definito il cronoprogramma “un programma sicuramente ambizioso ma realistico”, sottolineando: “E' stata fatta un'analisi dei fabbisogni guardando la domanda di mobilità pre-Covid, ne risulta che i traffici dello Stretto di Messina sono rilevanti rispetto alla scala nazionale con 11 milioni di passeggeri l'anno”.