La Procura di Civitavecchia intende fare chiarezza e procedere in tempi rapidi sulla vicenda della bottiglietta di profumo sottratta da Piero Fassino al Terminal 1 dell'aeroporto di Fiumicino. Il deputato dem comparirà sul registro degli indagati e poi sarà ascoltato dai pm che indagano sul caso avvenuto il 15 aprile. Si tratta di un atto di garanzia per procedere negli accertamenti.
Il profumo per la moglie Piero Fassino era stato denunciato per tentato furto il 15 aprile: il deputato del Pd era stato bloccato al duty free dell'aeroporto di Fiumicino con un profumo, "Chance" di Chanel, dal valore di 130 euro nella tasca del giaccone. Dichiarò poi di "volerlo comprare per la moglie" ma di averlo appoggiato nella giacca perché aveva le "mani occupate".
L'informativa relativa al furto Le prove del taccheggio sono raccolte in un'informativa degli agenti della polizia aeroportuale (Polaria). Informativa che è stata acquisita dalla Procura di Civitavecchia. Secondo il quotidiano La Repubblica, l'ex sindaco di Torino è già stato formalmente iscritto nel registro degli indagati.
Le testimonianze dei dipendenti Nella relazione acquisita figurano sei testimonianze di dipendenti del negozio, che indicano Fassino come responsabile del furto per il quale è stato denunciato. E ancora: l'ex ministro, che frequentava abitualmente quel punto vendita, avrebbe cercato, sempre secondo le citate testimonianze, di sottrarre dei profumi in altre circostanze. Fassino però ha sempre definito un "equivoco" l'accaduto manifestando la volontà di pagare regolarmente.