Si chiude con due archiviazioni l'inchiesta sulla gestione della prima ondata di Covid in Lombardia. Il gip di Milano Rossana Mongiardo ha infatti archiviato le posizioni di Giulio Gallera e Luigi Cajazzo, ai tempi assessore e dg al Welfare in Regione, indagati per rifiuto di atti d'ufficio per una serie di adempimenti richiesti dal piano pandemico nazionale e regionale. "Non può ritenersi indebita la mancata adozione di provvedimenti attuativi del piano pandemico nazionale e regionale che sarebbero comunque risultati inidonei a fronteggiare un'epidemia di livello mondiale", si legge nel provvedimento del gip.
Gallera e Cajazzo erano stati indagati, in concorso con una serie di tecnici in prima linea durante il Covid, tra cui Silvio Brusaferro, ex presidente dell'Istituto superiore di sanità, e Angelo Borrelli, ex capo del Dipartimento della protezione civile, poi tutti archiviati a Brescia dal Tribunale dei Ministri, per non aver attuato le prescrizioni del piano pandemico che in realtà era del 2006 e le direttive deliberate in Regione Lombardia.
Oltre al fatto che tali misure non erano idonee a "fronteggiare un'epidemia di livello mondiale", il gip ha rilevato che "la decisione di attivare o meno il Piano Pandemico Nazionale era del tutto rimessa alla valutazione discrezionale del governo, anche perché l'accordo Stato/Regioni - con cui era stato adottato il suddetto PPN - costituisce una fonte normativa secondaria e, come tale, non giuridicamente vincolante".
La posizione di Gallera e Cajazzo era stata trasmessa al Tribunale dei Ministri a Brescia e poi trasmessa a Milano, dove la procura ha chiesto l'archiviazione ora accolta dal giudice.