Paola Cortellesi, Elio Germano, Matteo Garrone e Monica Bellucci trionfano al "Globo d'Oro"
04/07/2024

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Paola Cortellesi, Elio Germano, Matteo Garrone e Monica Bellucci trionfano al "Globo d'Oro"

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Paola Cortellesi, Elio Germano, Matteo Garrone e Monica Bellucci trionfano al 64esimo "Globo d'Oro", tra i più longevi premi cinematografici del nostro Paese. Tra i protagonisti di questa grande notte magica per il grande cinema italiano, che ha visto l'Associazione della Stampa Estera in Italia premiare le opere più significative dell'ultimo anno anche Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti e Stefano Accorsi, che hanno sfilato insieme agli altri big nella splendida cornice dei giardini dell'Accademia Tedesca Roma Villa Massimo.

I premiati  A seguire un pubblico di stelle che ha visto tra gli altri il grande regista Tim Burton e la star della musica mondiale Sting. Monica Bellucciha vinto il Globo d'Oro alla Carriera mentre il Globo d'Oro Italiani nel mondo è andato all'attore Maurizio Lombardi. Micaela Ramazzotti è risultata invece la miglior attrice per "Felicità" e Elio Germano, miglior attore per "Confidenza". La regia va a Matteo Garrone per "Io Capitano" mentrel'inarrestabile Paola Cortellesi ritira l'ennesimo Premio al Miglior Film per "C'é ancora domani".

Reduci dai David di Donatello, dove la Cortellesi si è aggiudicata il premio come miglior attrice protagonista e quello come miglior esordio alla regia per "C'è ancora domani" e Matteo Garrone quello per il miglior film i due registi superstar del cinema italiano aggiungono nuovi premi al loro già ricchissimi palmares.

Ma la serie di premi è stata ricchissima a partire dal premio alla Miglior Fotografia, che è andata a Paolo Carnera per "Adagio"; il Miglior Cortometraggio, consegnato nelle mani della regista Giovanna Mezzogiorno per "Unfitting"; il Globo d'Oro al Miglior Documentario che va a "Posso entrare? An Ode To Naples" di Trudie Styler, che ha ritirato la statuetta accompagnata dal marito, Sting. 

E c'è poi la Giovane Promessa, Rebecca Antonaci, per "Finalmente l'alba" e il sorprendente "Gloria!" di Margherita Vicario, che ritira il premio come Migliore Opera Prima dalle mani di Giuseppe Fiorello, che solo l'anno scorso vinse per il suo "Stranizza d'amuri". Sul palco anche Stefano Accorsi e Micaela Ramazzotti, che si aggiudicano il riconoscimento per la Migliore Serie TV, "Un Amore", prodotta dallo stesso Accorsi con Enrico Audenino, contribuendo alla sceneggiatura insieme al regista Francesco Lagi, per la produzione di Cattleya e Sky.  E poi ancora la Miglior Colonna Sonora, consegnata a Margherita Vicario e Davide Pavanello, che torna sul palco per la seconda statuetta al suo primo film "Gloria!", seguita dalla Miglior Sceneggiatura, ritirata da Daniele Luchetti e Francesco Piccolo per "Confidenza"; mentre è la simpatia di Pilar Fogliati a consegnare nelle mani del regista Giovanni Veronesi il Globo d'Oro per la Miglior Commedia, "Romeo è Giulietta".

Premio alla carriera per Monica Bellucci Un trionfo di attori e pellicole che incantano il pubblico di Villa Massimo, come la straordinaria carismatica bellezza di Monica Bellucci, vincitrice del Globo d'Oro alla Carriera. L'attrice ha ricevuto il premio per la sua personalità e capacita' interpretativa, che hanno sublimato le diverse espressioni cinematografiche, trasformandola in un'icona senza tempo e senza confini. E andando oltre i confini, con uno sguardo sul mondo, viene assegnato il Globo d'Oro Italiani nel mondo, ritirato da un amico del Globo d'Oro, Maurizio Lombardi. Al poliedrico attore e regista il riconoscimento per essersi distinto nella sua arte e per l'impegno nel portare alta la bandiera italiana nel mondo. Ancora un'emozione, prima delle nomination piu' attese, con il commovente tributo a Sandra Milo, scomparsa nel gennaio scorso e che vinse il Globo alla Carriera nel 2020. 

Chi ha valutato i film  A valutare le opere, come ogni anno, è stata una rosa di oltre quaranta corrispondenti esteri provenienti da ogni parte del mondo, che ha visionato decine di pellicole, scelto i film finalisti e finalmente premiato i vincitori durante questa suggestiva serata di inizio estate, curata dalla regia di Antonio Centomani e arricchita dalle soffuse sonorita' della dj Daniela Martani. Il Comitato Cinema 2024 e' composto da Claudio Lavanga (Direttore Artistico) NBC NEWS, USA; Alina Trabattoni (Direttore Artistico) TRT World; Maarten van Aalderen, De Telegraaf, Olanda; Patricia Mayorga Marcos, El Mercurio, Cile; Vera Naydenova (Responsabile Serie TV) BTV, Bulgaria; Vera Shcherbakova (Responsabile Sezione Cortometraggio) ITAR-TASS, Russia; Sofya Lipenkova, corrispondente freelance, Russia (responsabile social media Globo d'Oro); Alba Kepi, RTV Ora News, Albania; e Constanze Templin giornalista freelance, Germania (Responsabile Sezione Lungometraggi).

Le dichiarazioni di Monica Bellucci "Sono molto onorata di questo riconoscimento", ha dicharato Monica Bellucci in un incontro con la stampa a Roma a poche ore dalla cerimonia dei Globo d'Oro dove ha poi ricevuto il premio alla carriera: "Queste cose non sono mai scontate. Facciamo tutto questo anche perche' il nostro lavoro venga riconosciuto in qualche modo. E' strano perche' per ogni attore il percorso non si decide a tavolino, e' sempre legato all'istinto: tu fai un film con il cuore e non sai cosa succede. Ci sono tanti film italiani che per me hanno contato tantissimo, Malena mi ha permesso di aprire molte porte ed e' stato veramente importante. E ringrazio tutti i registi italiani con cui ho lavorato. Ma e' vero anche che sono tanti anni che sono fuori, il mio e' diventato un percorso internazionale e il fatto di non appartenere a nessuna famiglia del cinema ha fatto si' che mi sono ritrovata a lavorare con registi diversi e universi particolari. Registi che avevano storie da raccontare uniche". E l'attrice ha poi aggiunto: "Molto spesso mi sono trovata a raccontare donne in universi maschili, donne di una società dominata da loro e le donne erano vittime in questa situazione. In un momento in cui le donne hanno un impatto cosi' importante nella società', mi rendo conto che forse inconsciamente le proprie scelte artistiche nascono dal bisogno interiore di raccontare qualcosa che ti riguarda, anche come donna", aggiunge Bellucci, che dedica poi una menzione speciale a "due registi importanti per me in questo passaggio dei 50 anni: Kusturica e Sam Mendes. Sono stata -aggiunge sorridendo- la piu' anziana della storia al fianco di James Bond". 

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