Durante l’interrogatorio, Martina Patti, la donna di 23 anni che ha ucciso sua figlia Elena di 5, ha raccontato come sarebbe stato eseguito il delitto.
“L’ho portata a casa dall’asilo, Elena ha voluto mangiare un budino poi ha guardato i cartoni animati dal mio cellulare. Io intanto stiravo”, racconta. Poi il dettaglio raccapricciante: “Quando ho colpito Elena avevo una forza che non ho mai percepito prima. Non ricordo la reazione della bambina mentre la colpivo, forse era ferma, ho un ricordo annebbiato”.
Martina Patti ha colpito la bambina al collo e alla schiena con un coltello da cucina, nella loro casa, poi ha nascosto il cornicino in alcuni sacchetti della spazzatura e lo ha seppellito in un terreno abbandonato non lontano dal luogo del delitto.
Secondo il legale della Patti, la donna avrebbe agito come se “qualcuno si fosse impadronito di lei”.
Per la Procura, la donna non tollerava che “la figlia si affezionasse all’attuale compagna del padre di Elena”.