Martina Patti, la mamma della piccola Elena che lei stessa ha confessato di aver ucciso, ha dichiarato davanti al gip di Catania di aver portato la piccola nella campagna abbandonata e di averle fatto del male. “Non ricordo bene, perché ero girata e non volevo guardare”, dice.
Secondo il giudice la donna avrebbe agito con piena consapevolezza. “Martina è una donna lucida e calcolatrice e, se non arrestata, potrebbe darsi alla fuga”, spiega il magistrato.
Poi aggiunge: “La piccola Elena, vittima di una morte violenta particolarmente cruenta e anche lenta, è stata uccisa da una donna che in tutte le fasi dell’omicidio deve essere stata necessariamente nel pieno delle sue facoltà, trovandosi in condizioni fisiche e psichiche idonee all’agire”.