La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 353. Nella notte tra domenica e lunedì, secondo i media libanesi, l'esercito israeliano ha lanciato decine di attacchi aerei, provocando oltre 350 morti, tra cui diversi bambini, e più di mille feriti. A causa dell'intensificarsi dei raid, si sono create lunghe code lungo le strade che collegano il sud del Libano a Beirut. Le forze di difesa israeliane hanno esortato la popolazione civile a evacuare e dichiarato di aver colpito 1.100 obiettivi di Hezbollah. L'intenzione dell'esercito è estendere i raid, con attacchi "su larga scala" nella valle della Bekaa. "Se Hezbollah non ha capito il messaggio, vi prometto che lo capirà", ha tuonato Netanyahu, assicurando che "metà degli ostaggi sono ancora in vita". Il "Partito di dio" ha affermato di aver colpito due basi israeliane "con decine di razzi" in risposta ai raid. Il premier libanese Mikati ha replicato: "L'aggressione di Tel Aviv al nostro Paese è una guerra di sterminio".