Ha aggredito prima un infermiere e poi una guardia giurata. È successo al Pronto soccorso dell'Ospedale evangelico Betania di Napoli, dove un paziente, arrivato dopo aver assunto alcol e droga, si è scagliato prima contro un operatore sanitario in servizio e poi contro il vigilante che stava per soccorrere l'infermiere. A raccontare l'episodio è il direttore generale della struttura, Vincenzo Bottino, che avverte: "Siamo in uno stato di guerra, ora basta". Sempre più frequenti le violenze contro medici, infermieri e addetti alla vigilanza nell'ospedale religioso, uno dei due presidi sanitari del quartiere Ponticelli nel capoluogo campano.
"Siamo allo stremo. E non bastano i provvedimenti più restrittivi di legge, soprattutto se vengono disattesi", ha commentato la presidente dell'Opi (Ordine delle Professioni Infermieristiche) di Napoli, Teresa Rea. "Sta di fatto che ogni giorno ci troviamo a commentare offese, aggressioni e violenze a danno di infermieri che ogni giorno fanno miracoli per superare gravosi carichi di lavoro, salvare vite, venendo ripagati con botte e violenze d'ogni genere, mettendo a rischio la propria vita".
Chi è l'infermiere aggredito a Napoli L'infermiere aggredito, Simone Cino, ha ricevuto una progonosi di almeno venti giorni salvo complicanze. "Un presidio sanitario importante come il nostro meriterebbe una maggiore attenzione da parte delle forze dell'ordine", ha sottolineato ancora Bottino. "Ma soprattutto non si comprende perché, nonostante la legge di arresto in flagranza di reato, l'aggressore ora sia ricoverato nelle nostre strutture senza che a suo carico ci sia uno stato un provvedimento di fermo o di arresto".
Sempre a Napoli, il 13 novembre un paziente tentò di aggredire un'infermiera nell'ospedale Vecchio Pellegrini.