Napoli - Nell’ambito delle indagini sulla morte del clochard di 43 anni originario del Ghana, ucciso di botte a Pomigliano d’Arco da due ragazzini di 16 anni, i due accusati hanno dichiarato che “non avevano intenzione di ucciderlo”, ma che “sono stati provocati”. Tuttavia, il gip del Tribunale dei Minorenni di Napoli non ha creduto a questa versione e ha convalidato il fermo per i due giovanissimi. I ragazzi sono infatti stati trasferiti nel carcere minorile di Nisida con l’accusa di omicidio volontario e aggravato.