Si è tenuta questa mattina, presso la Sala dei Baroni al Castel Nuovo di Napoli, la conferenza stampa, patrocinata dal Comune, per la presentazione della tanto attesa cerimonia di canonizzazione di Don Giustino Maria Russolillo, fondatore della Società delle Divine Vocazioni, nato e morto nel quartiere periferico di Pianura.
Il prossimo 15 maggio, in piazza San Pietro a Roma, Don Giustino verrà proclamato santo da Papa Francesco. Finalmente un santo nell’area dei Campi Flegrei!
La santificazione dei Don Giustino Russolillo rappresenta un “impatto di civiltà tra le istituzioni e la cittadinanza, per far sì che Pianura non resti solo più un quartiere di periferia”, ha affermato il presidente della IX Municipalità, Andrea Saggiomo.
All’evento di oggi, presieduto dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il relatore Claudio Ciotola (presidente dell'associazione Giornalisti Flegrei) ha coordinato gli interventi di alcune delle autorità amministrative locali e degli esponenti religiosi, tra cui padre Salvatore Musella (presidente della Commissione della canonizzazione), padre Antonio Rafael do Nascimento (Superiore Generale della Società Divine Vocazioni) e suor Chiara Stella Vitale (Madre Generale della Congregazione delle Suore delle Divine Vocazioni).
“131 anni fa a Pianura cadeva un seme: il seme delle Divine Vocazioni. Quel seme oggi è diventato una pianta e ha raggiunto i cinque continenti”, così padre Salvatore Musella parla della comunità dei Vocazionisti fondata dall’apostolo Giustino.
A chiusura della conferenza, il sindaco Manfredi ha sottolineato: “Finalmente abbiamo ottenuto il riconoscimento da parte della Chiesa di un percorso di fede così importante. Quello delle Divine Vocazioni è un messaggio evangelico così potente che è stato portato avanti in tutto il mondo. La figura carismatica e spirituale di Don Giustino Russolillo ci insegna che dobbiamo lavorare così nel presente e nel futuro per la nostra città. Ed è motivo di orgoglio il fatto che sia nato in un quartiere periferico del nostro territorio. Ma nei fatti Pianura non è una periferia, rappresenta una parte essenziale del comune di Napoli. La storia di Don Giustino deve essere fonte di ispirazione e insegnamento per noi e per far sì che Pianura diventi luogo di pellegrinaggio per tutti i fedeli ispirati dalla sua figura”.