UniCredit e il ministero dell'Economia e delle Finanze hanno annunciato l'interruzione dei negoziati relativi alla potenziale acquisizione di una parte di Banca Monte dei Paschi di Siena, controllata dal ministero per il 64%.
Dopo il fallimento della trattativa con Unicredit, dunque, bisognerà pensare a piani alternativi tenendo conto della variabile tempo.
Il Mef, infatti, deve uscire con la chiusura del bilancio di quest’anno, come imposto dagli impegni presi con Bruxelles. A meno che non si riesca ad ottenere una proroga della cessione di almeno 6 mesi, ipotesi tuttavia improbabile.
Tra i piani alternativi ipotizzati, quello di un piano stand alone, o ancora il piano messo in piedi dall'ad Bastianini, ma mai approvato dalla Bce. Una strada che prevede 2,5 miliardi di euro di aumento per fronteggiare la carenza di capitale e i costi di ristrutturazione necessari per rimettere in sesto il conto economico, ma che richiederebbe anche 2.670 esuberi netti al 2025 e ritorno in utile nel 2023, dopo il pareggio di bilancio nel 2022.