Roma - Nell’ambito del processo per l’omicidio di Desirée Mariottini, la diciannovenne morta la notte del 19 ottobre 2018 all’interno di uno stabile abbandonato dopo essere stata abusata e drogata con un mix letale di sostanze stupefacenti, la Cassazione ha annullato alcune accuse nei confronti dei quattro imputati. Gli accusati, Alinno Chima, Mamadou Gara, Yussef Salia e Brian Minthe erano stati condannati in Appello per i reati di omicidio, violenza sessuale e spaccio. In particolare, Gara e Salia furono stati condannati all'ergastolo, Chima a 27 anni di reclusione e Minthe a 24 anni e 6 mesi. I giudici hanno ora disposto per gli imputati un Appello bis.