Sono durate alcune ore le operazioni dei vigili del fuoco per circoscrivere l'incendio che nella mattina di giovedì 1° agosto ha coinvolto uno stabile di sei piani in corso Monforte, a Milano, di fronte alla sede della Prefettura. Sul posto sono intervenute numerose squadre partite dalla centrale di via Messina e dai distaccamenti Marcello e Cuoco con un'autoscala, due autopompe e un'unità del soccorso speleo alpino fluviale, del nucleo Saf. "Al momento non si può ipotizzare nulla. Ora facciamo il minuto spegnimento e poi cercheremo di capire le cause. L'immobile ha subito parecchi danni e l'appartamento del primo piano da cui si è sprigionato il rogo è inagibile. Ora verificheremo anche i piani di sopra", ha detto l'ingegner Mario Cicola, responsabile delle squadre impegnate. Gli inquilini del caseggiato sono stati evacuati.
Tanta paura a due passi dalla Prefettura. Le fiamme sviluppatesi al primo piano, avrebbero bloccato diversi residenti dei piani superiori. Al momento - sempre secondo quanto spiegato - non vi sarebbero feriti o intossicati. Sul posto anche ambulanze e automedica. Alcuni inquilini dello stabile in fiamme sono stati portati in salvo anche attraverso l'autoscala dei vigili del fuoco e una donna è stata trasportata in ospedale in codice verde per accertamenti. Altri sono stati soccorsi sul posto dalla protezione civile che ha distribuito acqua e provveduto alle prime necessità.
"Tutto bene, noi stiamo al piano terra. Hanno urlato di uscire di casa e siamo scappati. Poi, man mano, sono arrivati i vigili del fuoco e hanno cominciato a buttare acqua", ha raccontato l'ottantenne Maria Adelaide Zanchi, mentre, seduta su una sedia recuperata in un vicino bar, riceve assistenza dalle forze dell'ordine.
Nello stabile, che appare completamente annerito sulla facciata, squadre di vigili del fuoco cercano gli ultimi focolai che potrebbero rialimentare il rogo. Sarebbe presente ancora del fumo e per questo serve un'azione di bonifica importante. Stando a quanto scrive Il Corriere della Sera, pare che le fiamme sarebbero divampate da una candela accesa caduta a terra durante le pulizie dei locali del primo piano da parte di un addetto.