Milano - Una ragazza di 19 anni, italiana ma di origine kosovara, è stata arrestata con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo.
Le indagini sono iniziate in seguito a una segnalazione da parte dell’Intelligence sul marito della ragazza, originario del Kosovo e parente di Kujtim Fejzulai, l’esecutore dell’attentato avvenuto a Vienna il 4 novembre 2020.
Radicalizzata dall’età di 16 anni, la donna si era di recente trasferita a Milano, ma era rimasta in contatto con il marito e con la diaspora kosovara di matrice jihadista.
Si tratterebbe di una fervente sostenitrice dell’Isis. Nel suo cellulare, infatti, custodiva migliaia di immagini e video che raffiguravano oggetti simbolo dell’organizzazione terroristica (come la bandiera nera con la scritta della testimonianza di fede), scene di combattimenti, esecuzioni sommarie di infedeli con decapitazioni e incendi, scene di attacchi terroristici dei mujaheddin nelle città europee dei quali vengono esaltate le gesta.
Tra le immagini, anche una sua foto col niqab e con un guanto nero con il simbolo dell'Isis.