A Ceuta, enclave spagnola in Africa, in meno di 48 ore sono sbarcati 8 mila migranti, tra cui molte donne e bambini.
L'esercito spagnolo ne ha rimandati indietro la metà.
I migranti sono riusciti a superare illegalmente il confine perché non vi erano controlli dal lato marocchino.
Le guardie di frontiera di Rabat, infatti, hanno smesso di sorvegliare la zona nella notte tra sabato e domenica.
E' una situazione senza precedenti, in cui la Spagna si trova a dover gestire un altissima affluenza di entrate in un territorio che conta appena 85 mila abitanti.
Durante la corsa al raggiungimento della costa un giovane è morto, mentre un bimbo è stato salvato da un ufficiale della guardia civil spagnola.
Esiste il sospetto che la protesta dei migranti sia una ritorsione da parte del Marocco per la decisione del governo spagnolo di consentire il ricovero in ospedale di Brahim Ghali, un indipendentista marocchino, leader del Fronte Polisario e nemico del Paese.
La crisi dei migranti e la mancanza del controllo dei confini da parte del Marocco, dunque, potrebbe essere una tattica per chiedere l'intervento dell'Europa. Ma il vice presidente della Commissione europea - Margaritis Schinas - ha dichiarato che "L'Europa non si lascerà intimidire da nessuno".