Cinque persone di nazionalità egiziana, tra i 21 e i 28 anni, sono stati fermati dalla polizia perché considerati i presunti scafisti del peschereccio con a bordo decine di migranti arrivato due giorni fa al porto di Messina.
A bordo vi erano anche cinque persone senza vita. I decessi sarebbero stati causati dalla forte disidratazione vista la scarsità di acqua che veniva fornita. I migranti hanno infatti raccontato alla polizia di essere costretti durante il viaggio a dividere in dieci un bicchierino di acqua, e che venivano percossi con bastoni e cinghie.