A quasi quattro mesi dall’inizio della guerra, l’Ucraina chiede nuove armi all’Occidente per “difendere la vita degli ucraini”.
Pesanti invece le dichiarazioni dell’ex presidente russo Dimitry Medvedev, il quale ha affermato: “Dubito che l'Ucraina esisterà ancora tra un paio d’anni”.
Intanto da Mosca arriva l’ultimatum ai combattenti asserragliati nell’impianto chimico Azot (a Severodonetsk): se vogliono sopravvivere dovranno deporre subito le armi. Secondo i filorussi della Repubblica di Lugansk, l'esercito ucraino sta cercando di ostacolare l'evacuazione dei civili dall’impianto sparando colpi di mortaio.