Mariupol rifiuta l'ultimatum sul cessate il fuoco

A Mariupol, la città ucraina sul Mar Nero, sono incessanti i combattimenti tra militari russi e ucraini. Il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, Mikhail Mizintsev, aveva lanciato un ultimatum all’Ucraina affinché le truppe lasciassero la città, in cambio di una tregua dalle 9:30 di questa mattina alle 10:00 di domani, per consentire i corridoi umanitari da Mariupol verso est. Tuttavia Kiev ha respinto la richiesta.

La vicepremier Iryna ha infatti dichiarato che “la resa non è un’opzione”, chiedendo alle truppe russe di consentire immediatamente un passaggio di fuga sicuro. Poi ha aggiunto: “Mariupol può essere distrutta fisicamente ma spiritualmente non si arrenderà mai. Putin si sta vendicando perché la città non si è arresa nel 2014 e lo sta facendo sulla gente comune che voleva vivere in modo indipendente”.