Dopo la firma del presidente Sergio Mattarella, arriva alla Camera la legge di Bilancio e diventano ufficiali tutte le norme che il ministero dell'Economia ha studiato per mettere a posto i conti. Nella Manovra 2025 arriva l'annunciato riordino delle detrazioni: in particolare nel calcolo conterà il numero di figli per i soggetti con reddito complessivo "superiore a 75.000 euro". Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni. Piccolo rialzo anche per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo nel 2025 ci sarà un incremento del 2,2% e dell'1,3% nel 2026: l'assegno arriverà a 617,9 euro dai 614,77 attuali. Prevista anche una estrazione in più del Superenalotto, al venerdì.
Spese sanitarie fuori dalle detrazioni Le spese sanitarie e quelle relative ai mutui per la casa sono escluse dal tetto della revisione delle detrazioni prevista dalla Manovra. "Sono escluse dal computo dell'ammontare complessivo degli oneri e delle spese - si legge - le spese sanitarie detraibili" così come "sono esclusi" gli oneri "sostenuti in dipendenza di prestiti o mutui contratti fino al 31 dicembre 2024". Inoltre "a fini del presente articolo il reddito complessivo è assunto al netto del reddito dell'unità immobiliare adibita ad abitazione principale".
Le pensioni minime crescono di 3 euro Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo nel 2025 ci sarà un incremento del 2,2% e dell'1,3% nel 2026. Quest'anno scadeva l'aumento del 2,7% previsto con la legge di Bilancio per il 2024. Le pensioni arriveranno a 617,9 euro dai 614,77 attuali perché la base di calcolo è quella precedente all'aumento del 2,7% dato l'anno scorso maggiorata con il recupero dell'inflazione pari all'1%. "Tenevo a dirvi, sia da parte mia, che da parte del ministro Giancarlo Giorgetti che siamo ben consapevoli delle difficoltà che state incontrando nel gestire l'operazione del concordato, ma ci diventa impossibile, non per cattiva volontà nostra, aderire alla vostra richiesta di differire questo termine". Parola del viceministro dell'Economia Maurizio Leo, intervenuto con un videomessaggio, al convegno alla Camera di quattro sindacati dei commercialisti (Anc, Andoc, Fiddoc, Unico), sulla scadenza del 31 ottobre. "Situazioni oggettive legate alla Legge di Bilancio" impediscono al governo di concedere la proroga della scadenza del concordato preventivo biennale, fissata per l'ultimo giorno del mese di ottobre.
Tetto ai compensi I compensi corrisposti agli organi amministrativi di vertice degli enti e degli organismi che rientrano nell'elenco Istat individuati con Dpcm, su proposta del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottarsi entro giugno 2025, nonché degli enti, organismi e fondazioni che ricevono, "anche in modo indiretto e sotto qualsiasi forma", contributi a carico della finanza pubblica, "non possono superare il limite dell'importo annuo corrispondente al 50 per cento del trattamento economico complessivo annuo lordo spettante al primo presidente della Corte di cassazione". Lo prevede il testo della legge di bilancio in cui si specifica che la norma vale per le nomine a partire dal primo gennaio 2025.
Lotto e Superenalotto Dal 2025 nella giornata di venerdì ci sarà una estrazione settimanale aggiuntiva dei giochi del Lotto e del Superenalotto. Se tale estrazione aggiuntiva ricorre in un giorno di festività riconosciuta agli effetti civili su tutto il territorio nazionale sarà posticipata al primo giorno feriale successivo ovvero, in casi eccezionali, è anticipata al primo giorno feriale antecedente, con provvedimento direttoriale dell'Agenzia delle dogane, garantendo la continuità progressiva dei concorsi. Il Fondo per le emergenze nazionali è incrementato di 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2025.
Il calendario di esame della Manovra L'esame della Manovra quest'anno partirà dalla Camera, in base al principio dell'alternanza. Le audizioni davanti alle commissioni Bilancio del Parlamento - secondo quanto viene riferito - dovrebbero iniziare il 28 ottobre mentre il termine degli emendamenti dovrebbe essere fissato fra l'8 e il 10 novembre. Tre i relatori di maggioranza: per Fratelli d'Italia Ylenja Lucaselli, per FI Mauro D'Attis e per la Lega Silvana Comaroli.