Mancava poco per raggiungere la casa della mamma sabato sera, un centinaio di metri, ma l'improvviso ingrossamento del Rio Caurinzano, principale affluente del torrente Zena, a Pianoro (Bologna) ha travolto la loro auto e Simone Farinelli, 20 anni, è morto sopraffatto dalla furia della piena causata dalle abbondanti piogge di quelle ore. E adesso il fratello Andrea, 23 anni, sopravvissuto alla tragedia, si dispera: "Come farò a vivere, sapendo di non averlo salvato? Gli ho tenuto la mano finché ho potuto".
La cronaca è fredda: a Botteghino di Zocca, due giovani fratelli, residenti a Ozzano dell'Emilia, erano in auto in direzione Pianoro quando sono stati sorpresi dall'acqua. Uno dei due è riuscito a salvarsi, l'altro no ed è stato recuperato cadavere domenica mattina dai vigili del fuoco. Si chiamava Simone Farinelli, aveva 20 anni, originario del Bresciano, diplomato al liceo artistico, era un disegnatore talentuoso con una passione per i manga. Pare avesse qualche problema uditivo.
Il dolore del fratello sopravvissuto, Andrea, è lancinante. "Simone mi chiedeva aiuto, gli tenevo la mano fino a che ho potuto, ma l'acqua lo ha portato via, lo ha travolto il fango", ha subito riferito ai soccorritori e ha ripetuto il 23enne a Il Corriere della Sera. Era lui alla guida dell'auto sull'Appennino bolognese e ha avuto la prontezza di uscire dal finestrino e trovare soccorso, sotto shock, in una trattoria.
Andrea aveva provato a trascinare con sé, fuori dalla vettura, Simone, ma non ce l'ha fatta. Il ventenne è rimasto intrappolato nell'abitacolo e la forza dell'acqua è riuscita a trascinarlo via in poco tempo, sradicando il sedile del lato passeggero.
"Parlavamo di un film e una valanga dalle colline ci ha presi. Un metro più avanti e sarebbe vivo: oggi Simone avrebbe iniziato l'università all'Accademia delle Belle Arti. Non mi perdonerò mai che sia finita così. Ho perso tutto", conclude Andrea Farinelli a Il Corriere della Sera.