I tre "pilastri" del M5s non si toccano. Lo scrive sul suo blog Beppe Grillo, spiegando che "il nostro simbolo, il nostro nome e la regola del secondo mandato non sono negoziabili e non possono essere modificati a piacimento. Cambiarli significherebbe tradire la fiducia di chi ha creduto in noi, di chi ha lottato con noi, di chi ha visto nel Movimento l'unica speranza di cambiamento reale". Grillo sottolinea di essere il "garante e custode dei valori fondamentali del movimento" e chiede ad attivisti e sostenitori di "riflettere profondamente e ascoltare la vostra coscienza".
"Cari attivisti, portavoce e sostenitori del Movimento 5 Stelle - scrive Grillo - ci troviamo a un crocevia fondamentale nella nostra storia, in cui dobbiamo riflettere sulle nostre radici e su ciò che ci ha unito sin dall'inizio". "Quando abbiamo fondato il Movimento 5 Stelle, io e Gianroberto, lo abbiamo fatto con un ideale chiaro: creare un'alternativa al sistema politico tradizionale - sottolinea il garante -. Il nostro viaggio è nato da un sogno condiviso, un sogno che ci ha portato a sfidare un sistema corrotto, a restituire voce ai cittadini e a provare a costruire un'Italia più giusta e trasparente".
"Partito non dovrebbe mai cedere alla tentazione di cambiare il proprio simbolo" "Il simbolo del Movimento 5 Stelle non è solo un segno grafico, è un richiamo al cambiamento, è l'emblema di un'intera rivoluzione culturale e politica, la bandiera sotto cui milioni di italiani hanno marciato con noi - scrive Grillo -. È il vessillo sotto il quale milioni di cittadini si sono riconosciuti e con il quale abbiamo combattuto battaglie importanti; da cui sono nate idee, valori e speranze condivise, è il segno visibile della nostra lotta per la trasparenza, la giustizia e la partecipazione. Un partito politico non dovrebbe mai cedere alla tentazione di mutare il proprio simbolo: è la bussola che orienta il cammino verso il futuro, senza mai tradire il passato".
"Secondo mandato garantisce lo spirito originario del M5s" "La regola del secondo mandato è un principio che ci distingue, che ci ha resi unici, che ci rende liberi dal potere e dalle sue tentazioni. È la garanzia che il Movimento rimarrà sempre fedele al suo spirito originario: servire i cittadini e non il potere, con rappresentanti che portano avanti le idee e non le proprie ambizioni personali", continua Beppe Grillo. "Trasformare l'impegno politico in una professione perpetua significa tradire la fiducia dei cittadini e sprofondare nel pantano della mediocrità e dell'opportunismo - aggiunge Grillo -. Limitare i mandati significa restituire al popolo la sovranità che gli spetta, è un presidio di democrazia, impedisce che pochi individui si arroghino il diritto di governare in eterno".
L'appello alla base: "Proteggiamo ciò che abbiamo costruito insieme" "Nel 2013 - continua il post - un grido ci ha aperto la strada, ci ha spalancato quella porta che non riuscivamo a vedere. Dietro quella porta c'era un mondo nuovo, un territorio sconosciuto, del tutto diverso da come immaginavamo. Come ogni specie animale ci siamo dovuti adattare, per sopravvivere, e con poca agilità abbiamo dovuto convivere con chi quei territori li abitava da tempo e non voleva essere disturbato".
"Vi chiedo quindi di riflettere profondamente, di ascoltare la vostra coscienza", prosegue Grillo aggiungendo: "In questo momento cruciale non possiamo permetterci di smarrire la nostra rotta. Custodiamo e proteggiamo ciò che abbiamo costruito insieme. Il Movimento è e deve rimanere una forza di cambiamento autentico, e per farlo, dobbiamo rimanere fedeli ai nostri principi fondativi". "Con determinazione e speranza", si chiude quindi il lungo post firmato da Beppe Grillo, "garante e custode dei valori fondamentali dell'azione politica del Movimento 5 Stelle".