L'inchiesta sull'incendio della Grenfell Tower di Londra ha evidenziato "la disonestà e l'incompetenza" delle aziende private coinvolte, ma anche di istituzioni pubbliche, servizi di soccorso, politici locali e governo nazionale. È quanto emerge dal rapporto finale sul rogo che il 14 giugno 2017 ha distrutto il grattacielo di edilizia popolare ai margini del quartiere del lusso di Kensington e Chelsea, provocando 72 morti. Il rapporto era atteso da media e famiglie delle vittime come un'occasione per "svergognare" finalmente i responsabili di quel "disastro annunciato".
Cosa dice il rapporto finale sulla Grenfell Tower Il rapporto è articolato in ben 1.700 pagine, redatte dopo anni di raccolta di elementi e di testimonianze da parte della commissione indipendente d'inchiesta guidata di sir Martin Moore Bick, alto magistrato a riposo. Il testo ha messo in rilievo i "decenni di fallimenti" attribuiti a vari governi e a una quantità di soggetti come cause ultime della strage. Sullo sfondo di negligenze normative, di manutenzione e di controllo moltiplicatisi negli anni della privatizzazione della gestione di tanta parte dell'edilizia popolare pubblica nel Regno.
Aziende private e uomini di governo: chi sono gli accusati Quasi nessuno viene risparmiato nella requisitoria sintetizzata stamane da sir Martin: dalle aziende che produssero o installarono i pannelli incriminati alla società che curò un restauro fatto al risparmio nel 2011, fino ai responsabili politici. A quest'ultimo riguardo, il documento chiama sul banco degli imputati i vari governi (conservatori e laburisti), succedutisi "dai primi Anni Novanta", per "i decenni di fallimenti" e "le occasioni perdute" di legiferare in modo piu' severo sui rivestimenti a rischio. Nello specifico, viene chiamato in causa anche il governo Tory-LibDem di David Cameron e Nick Clegg, colpevole d'aver addirittura alleggerito nel 2010 le regole di controllo. Nel mirino anche l'amministrazione del municipio di Kensington and Chelsea, per la "persistente indifferenza" di fronte ai ripetuti allarmi della comunità locale in materia di "sicurezza delle persone più vulnerabili". Parole che appaiono in netto contrasto con la conclusione assolutoria verso la presunta buona fede delle autorità municipali, contenuta a suo tempo in una controversa inchiesta giornalistica dello scrittore Andrew O'Hagan).
Le responsabilità dei vigili del fuoco di Londra Non sono mancate inoltre bacchettate rivolte ai vigili del fuoco della London Fire Brigade, accusatti di non aver preparato piani di evacuazione adeguati. Fra le vittime dell’incendio della Grenfell Tower morì una coppia di giovani architetti veneti, Gloria Trevisan e Marco Gottardi.
Incendio alimentato dal rivestimento della facciata Ad alimentare il fuoco fu in particolare il rivestimento "estetico" della facciata: fatta di pannelli rivelatisi infiammabili frattanto messi fuori legge nel Regno, ma non ancora rimossi completamente da tutti gli edifici, secondo diverse denunce. Sul piano penale prosegue intanto un'indagine parallela, ma la polizia ha confermato di non prevedere eventuali incriminazioni per negligenze o strage colposa prima del 2026. Una tempistica criticata dalle associazioni dei familiari delle vittime e dagli scampati.