L'Europa non rinnova il contratto di fornitura con AstraZeneca
10/05/2021

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L'Europa non rinnova il contratto di fornitura con AstraZeneca

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Alla fine di giugno scadrà il contratto di fornitura dei vaccini tra l'Unione Europea e la casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca.

Dopo aver avviato un'azione legale contro l'azienda per inaffidabilità, l'Europa ha deciso di non rinnovare il contratto, forte anche degli accordi già siglati con le altre aziende farmaceutiche.

Il commissario al Commercio interno, Thierry Breton, non ha espresso critiche negative nei confronti del vaccino AstraZeneca, considerato invece un buon farmaco.

Dunque le motivazioni del non rinnovo sono da attribuire alla mancanza di affidabilità dell'azienda, che nel primo trimestre del 2021 ha consegnato all'Europa solo il 25% delle dosi pattuite: 30 milioni sui 120 stabiliti.

Anche in Italia il vaccino AstraZeneca non è particolarmente ben visto. Oltre 1 milione e mezzo di dosi sono infatti conservate nei frigoriferi e non ancora state utilizzate, nonostante molte Regioni (come il Lazio e la Campania) lamentino la mancanza di forniture.

Tuttavia, rassicura Figliuolo, la prossima settimana ci saranno nuovi arrivi di vaccini che verranno distribuiti a tutte le Regioni. 

Sulla proposta de presidente Biden di derogare la proprietà intellettuale sui vaccini, Di Maio ha affermato: "Oltre a superare la proprietà intellettuale per i vaccini anti-Covid, dobbiamo superare anche la proprietà intellettuale relativa ai macchinari che servono a produrli. E' necessaria una grande azione coraggiosa del Wto, che siamo pronti a sostenere".

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