L'Ema ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l'Alzheimer. Secondo l'Agenzia europea per i medicinali, il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all'effetto positivo atteso. Si è dunque deciso di non concedere l'autorizzazione all'immissione in commercio per il Leqembi (nome commerciale), facendo riferimento in particolare all'insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab è disponibile negli Stati Uniti da inizio 2023 per il trattamento dell'Alzheimer nello stadio iniziale.
"Il Comitato per i medicinali per uso umano" dell'Ema "ha raccomandato di non concedere un'autorizzazione all'immissione in commercio per Leqembi", ha sottolineato l'autorità, facendo riferimento in particolare all'insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco.
Il Lecanemab - nome commerciale Leqembi - è disponibile negli Stati Uniti dall'inizio del 2023 per il trattamento dell'Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%.
A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.