Da dicembre la Corea del Nord è pronta a riaccogliere i turisti nella città di Samjiyon, nel nord-est del Paese. Lo hanno annunciato i tour operator anche se c'è chi resta scettico. L'ingresso di cittadini stranieri nel territorio è attualmente vietato da quattro anni quando le frontiere sono state chiuse a causa della pandemia di Covid-19. "Abbiamo ricevuto conferma dal nostro partner locale che il turismo a Samjiyon e probabilmente nel resto del Paese riprenderà ufficialmente nel dicembre 2024", ha affermato Koryo Tours, con sede a Pechino, sul suo sito web.
La riapertura al turismo della Corea del Nord Un annuncio importante per la dittatura, ora pronta ad accogliere gruppi più numerosi di turisti stranieri, dopo anni di rigidi controlli alle frontiere legati al Covid. I voli internazionali da e per la Corea del Nord sono ripresi lo scorso anno, ma l'ingresso nel paese è stato concesso solo a un piccolo gruppo di turisti russi per un tour privato a febbraio. Anche importanti funzionari stranieri, tra i quali Vladimir Putin a giugno, hanno visitato il Paese. Inizialmente l'unica meta disponibile sarà Samjiyon, città inaugurata dal dittatore Kim Jong-Un nel 2019 per farla diventare un importante centro ricreativo per i turisti. Riaprire al turismo, soprattutto quello cinese, ridarebbe alla Corea del Nord un’importante fonte di entrate. La chiusura delle frontiere ha infatti bloccato anche le importazioni di beni essenziali, provocando una carenza di cibo aggravata dalle sanzioni internazionali dovute al programma nucleare del Paese.
Il turismo in Nord Corea I viaggiatori non potranno comunque entrare in Nord Corea individualmente, il viaggio in solitaria non era ammesso neanche prima della pandemia, chi vorrà visitare il Paese dovrà prendere parte a un tour organizzato con guide turistiche incaricate dal governo locale di portare i visitatori in luoghi rigorosamente controllati. Secondo il sito specializzato in questioni nordcoreane NkNews, a luglio Kim Jong-Un “ha indicato che verrà data però priorità ai visitatori provenienti da Paesi ‘amici’, sollevando dubbi sulla possibilità che il Paese accolga turisti occidentali”.