Zelensky: se ci fosse stata Meloni cosa avrebbero detto i filorussi?
"Quella parte di società nei Paesi che sostiene Putin non capisce pienamente cosa sia la guerra, non lo sente sulla propria pelle. Vorrei chiederle: se mercoledì a Odessa, quando c'è stato l'attacco con il missile balistico, ci fosse stato non il premier greco ma italiano? Se ci fosse stata Giorgia Meloni, cosa avrebbe detto il vostro popolo". Lo ha affermato Zelensky su Rai 1, aggiungendo: "Quella parte della società italiana che non sostiene l'Ucraina e sostiene Putin sarebbe rimasta indifferente? Io non credo".
Zelensky: l'obiettivo di Putin è annettere tutta l'Ucraina
"Non credo che l'obiettivo di Putin sia la conquista dei territori: quello che stiamo vedendo sono i colpi contro i civili e il terrore contro la popolazione ucraina. I loro messaggi ci dicono che il loro obiettivo non sono alcuni territori ma è annettere tutta l'Ucraina". Lo dice Zelensky su Rai 1.
Zelensky: grato a Meloni, abbiamo un rapporto molto forte
"Prima di tutto io ringrazio molto Giorgia Meloni, abbiamo un rapporto molto forte. Dal punto di vista umano, economico, i nostri Paesi hanno un ottimo rapporto e molto stabile, c'è il sostegno concreto" dal punto di vista "umanitario" e "per il nostro futuro europeo. Sono molto contento dei nostri rapporti e sono grato al popolo italiano che sostiene molto Meloni e l'Ucraina". E' quanto ha detto Zelensky su Rai 1.
Zelensky: "Non conosco l'obiettivo del missile ma è incredibile"
"Eravamo con il premier greco, era una visita ufficiale e a 300 metri c'è stato un colpo di un missile, le sirene hanno suonato solo dopo. Non so chi volessero colpire, è una cosa incredibile. Non parlo di me, ma del leader di un altro Stato. Il premier greco era molto sorpreso, io no. Capisco che Putin non si fermerà. Difficile dire cosa volessero colpire". E' quanto dice Volodymyr Zelensky, parlando dell'attacco di Odessa rispondendo a Bruno Vespa.
Medvedev: "L'obiettivo non era Zelensky, ma è un peccato"
"E' ovvio a tutti" che l'attacco missilistico russo a Odessa non era diretto contro il corteo di auto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e del premier greco Kyriakos Mitsotaki, perché "se quello fosse stato l'obiettivo, sarebbe stato colpito". Lo ha scritto l'ex presidente russo Dmitry Medvedev sul suo canale Telegram. "Ma è un peccato", ha aggiunto, che i missili siano caduti nel luogo prestabilito, cioè su un obiettivo militare secondo Mosca.
Il premier greco: "Al Cremlino diciamo che non abbiamo paura"
"Credo che tutti noi abbiamo un messaggio per il Cremlino: non avremo paura, continueremo a sostenere l'Ucraina e i suoi coraggiosi cittadini per tutto il tempo necessario. E rimaniamo uniti su questo tema". Lo ha dichiarato il premier greco Kyriakos Mitsotakis, intervenendo al congresso del Ppe a Bucarest. Lo riporta l'agenzia Ana-mpa. "La violazione del diritto internazionale e i tentativi di cambiare i confini con la forza non saranno accettati dalla nostra famiglia politica", ha affermato Mitsotakis, che durante il suo discorso ha ricordato quanto accaduto durante la sua vistia a Odessa per incontrare il presidente ucraino, quando un missile lanciato dalla Russia ha colpito a poca distanza da dove si trovavano i due leader.