La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 362. Lo Stato ebraico ha dichiarato che "risponderà con forza all'Iran, dopo essersi coordinato con gli Usa". Le Idf hanno rivelato i nomi dei primi otto soldati morti in Libano. Poco dopo ha lanciato raid su Damasco, prendendo di mira un edificio frequentato da membri di Hezbollah e pasdaran iraniani, provocando almeno due morti. Una delle vittime sarebbe il genero di Nasrallah. Nella notte di martedì almeno 180 missili balistici e da crociera sono stati lanciati dall'Iran verso Israele: un attacco durato circa un'ora. La popolazione israeliana si è quindi rifugiata nei bunker. Il sistema di difesa, grazie anche all'aiuto degli americani, ha intercettato una buona parte dei razzi. Teheran ha poi fatto sapere: "Noi non continueremo". Gli Houthi hanno reso noto di aver attaccato strutture militari israeliane utilizzando missili da crociera Quds-5. Intanto, Israele ha dichiarato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, "persona non grata" nel Paese.