Sfruttavano il “bonus facciate” (che consentiva di recuperare il 90% dell’investimento in detrazioni fiscali per le spese di ristrutturazione delle facciate degli edifici, ndr) per comprare auto di lusso, auto d’epoca, appartamenti e orologi di valore. Gli indagati, un 49enne di Milano e un 48enne di Varese, proprietari una società edile operante tra Milano e Varese, ma con cantieri in tutta la Lombardia, insieme al loro legale avrebbero intascato illecitamente circa 2 milioni di euro. Utilizzavano il sistema della sovra-fatturazione, generando in capo al cliente un credito fiscale talvolta addirittura del 300% più alto di quello spettante.