Papa Francesco ha nominato il nuovo Nunzio Apostolico in Lituania, Estonia e Lettonia. Si tratta di monsignor Georg Gaenswein. Dopo le polemiche e i rapporti tesi, arriva così un segno di distensione tra Bergoglio e l'ex segretario di Benedetto XVI. La nomina, la cui notizia era trapelata nelle settimane scorse, pone fine al periodo in cui Gaenswein era tornato senza incarico nella sua diocesi di Friburgo in Germania, come chiesto da Papa Francesco.
Il nuovo incarico a monsignor Georg Gaenswein Dopo la morte di Ratzinger, nel febbraio 2023, Gaenswein aveva terminato il suo incarico di prefetto della Casa Pontificia, continuando a risiedere però in Vaticano nel Monastero Mater Ecclesiae. Il prefetto emerito, che dal 2003 fino alla morte era rimasto segretario particolare di Benedetto XVI, per decisione di Papa Francesco, aveva, quindi, fatto ritorno a Friburgo in Germania, con i vertici della conferenza episcopale tedesca che avevano fatto trapelare la loro freddezza rispetto al rientro dell'arcivescovo nella sua diocesi di origine. In realtà si attendeva da qualche mese l'ufficializzazione del suo nuovo incarico dopo che il Papa aveva ricevuto in udienza privata lo stesso presule il 3 gennaio scorso quando era tornato in Vaticano per celebrare una Messa per il primo anniversario della morte di Benedetto XVI.
Le tensioni col Papa Le incompresioni tra Francesco e il presule tedesco si erano acuite negli anni giungendo quasi alla rottura subito dopo il funerale di Papa Ratzinger e la pubblicazione, quasi contemporanea, del libro del suo segretario particolare. In quell'occasione, dopo l'uscita in libreria del suo "Nient'altro che la Verità", Gaenswein aveva lamentato di essere rimasto "scioccato" dalla decisione di Papa Francesco di renderlo un "prefetto dimezzato", ricostruendo alcune presunte frizioni tra i due pontefici.
Papa Francesco ha risposto qualche anno dopo nel libro-intervista, "El Sucesor", concessa al giornalista della testata spagnola Abc, Javier Martinez-Brocal. "Mi ha provocato un grande dolore che il giorno del funerale sia stato pubblicato un libro che mi ha messo sottosopra, raccontando cose che non sono vere, è molto triste", ha detto Francesco in quella occasione. "Naturalmente - ha aggiunto - non mi colpisce, nel senso che non mi condiziona. Ma mi ha fatto male che Benedetto sia stato usato. Il libro è stato pubblicato il giorno del funerale, e l'ho vissuto come una mancanza di nobiltà e di umanità".
Poi Bergoglio aveva aggiunto parole di grande stima per il suo predecessore che per lui "è stato un padre", "un grande" e "un progressista", nel senso di essere sempre stato un uomo "che non era attaccato al potere". Infine un chiarimento sulle presunte incomprensioni, riportate dal suo segretario, da oggi suo rappresentante nei paesi baltici. Davanti al tentativo di un quasi processo da parte di alcuni cardinali per le posizioni espresse sulle unioni civili tra omosessuale, Papa Francesco aveva ricordato che Ratzinger lo aveva "difeso". Certo, ha poi concluso, non era sempre d'accordo con alcune decisioni ma "con il suo silenzio le ha sempre rispettate".