Il criptico messaggio dei Rammstein sui social preoccupa i fan: la band tedesca verso uno stop?
13/08/2024

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Il criptico messaggio dei Rammstein sui social preoccupa i fan: la band tedesca verso uno stop?

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Il criptico messaggio dei Rammstein sui social preoccupa i fan: la band tedesca verso uno stop? E' quello che si chiedono gli oltre 3 milioni e mezzo di follower del gruppo berlinese capitanato da Till Lindemann. Nel post, rigorosamente in tedesco, i Rammstein ringraziano i fan, gli amici e gli spettatori per il loro costante sostegno durante il tour 2024 (che li ha portati anche a Reggio Emilia per l'unica tappa italiana). "Ogni concerto è stato un atto di guarigione per noi", ricordando con amarezza le accuse, che li hanno colpiti la scorsa estate e le loro parole hanno il sapore di un imminente addio. Così come la poesia pubblicata dal frontman sul suo profilo personale dal titolo: "Ogni cosa ha il suo tempo", in cui scrive: "Eccomi, sono qui, niente mi può trattenere dall'andare via...".

Grazie a tutti Il lungo post della band tedesca, un vero e proprio comunicato i Rammstein in realtà si conclude con un messaggio di speranza: "Vorremmo ringraziare la nostra crew, il nostro management, tutti i nostri dipendenti e tutti coloro che ci hanno sostenuto e ci sono rimasti fedeli lungo il percorso. Questo enorme tour negli stadi, con questo grande spettacolo e questo straordinario palcoscenico, è giunto al termine dopo 135 concerti in 5 anni con 6 milioni di fan. Cinque anni con 6 milioni di fan sono giunti al termine. Non i Rammstein. Non noi. Non voi. Il viaggio continua”.

A preoccupare i fan però è il tono di rammarico e di commiato che ha invece il resto del comunicato, nel quale il gruppo ricorda anche il triste capitolo delle accuse rivolte al frontman Till Lidemann l'estate scorsa: "Il vostro sostegno", spiegano i Rammstein: "Lo abbiamo percepito ovunque e ci siamo sentiti trasportati da un’onda di emozioni. E’ stato un onore suonare per voi, essere parte di questi momenti felici e di gioia condivisa. Grazie a voi, siamo una band che ha riscoperto la sua gioia di fare musica e di stare su un palco. Ogni concerto è stato per noi un atto di guarigione. Vi ringraziamo per questo". E poi continuano: "Dall’estate scorsa ci siamo confrontati attivamente con le accuse mosse alla band. Prendiamo questo confronto sul serio anche se riteniamo che ci sia molto di esagerato e infondato. E’ un processo interno che ci accompagnerà per molto tempo. Ognuno di noi lo fa a modo suo e lo affronta in modo diverso. Vorremmo cogliere l’occasione per ringraziare in particolare le nostre famiglie e i nostri cari per il loro sostegno e il loro amore incondizionato, poiché anche loro sono stati colpiti duramente dalle accuse e dal modo in cui i media le hanno trattate”.

Le accuse dell'estate 2023 Diverse donne hanno accusato Till Lindemann, cantante dei Rammstein, di aver compiuto atti di violenza sessuale nei loro confronti. Secondo il loro racconto, le ragazze venivano scelte sui social e invitate ai concerti della band oppure avvicinate alla fine di essi, per partecipare a delle feste a base di alcol e sesso, in cui erano presenti anche i membri della band. Una delle "invitate" ha raccontato che l’accesso alla festa era possibile solo se era interessata a fare sesso con il cantante. Altre due giovani hanno invece rivelato di essere state drogate e di aver subito atti sessuali non consenzienti durante il party.

La band ha voluto rispondere subito alle accuse tramite una lettera pubblicata sui propri canali social: "Le dichiarazioni degli ultimi giorni hanno causato sconcerto tra il pubblico e i nostri fan. Le accuse ci hanno colpito duramente e le stiamo considerando con la massima serietà. Ai nostri fan vogliamo dire che è importante per noi che sentiate sempre a vostro agio e al sicuro quando venite ai nostri concerti, sia davanti che dietro al palco. Condanniamo ogni tipo di trasgressione e vi chiediamo di non alimentare pregiudizi di alcun tipo nei confronti di coloro che hanno mosso le accuse. Hanno il diritto di dire ciò che secondo loro è accaduto. Ma anche noi, come band, non tolleriamo che vengano fatti pregiudizi nei nostri confronti".

Indagini archiviate Alla fine di agosto 2023 tuttavia la procura di Berlino ha archiviato le indagini su leader della rock-band tedesca, sospettato di aver commesso reati sessuali e di aver violato la legge sugli stupefacenti. La valutazione delle prove non ha portato a sospetti sufficienti per proseguire le indagini, come riportano i media tedeschi. Non ci sono prove che il cantante abbia compiuto atti sessuali su donne contro la loro volontà. Inoltre non ci sono prove a sostegno dell'accusa secondo cui Lindemann avrebbe somministrato alle donne farmaci che sopprimevano la loro volontà o che avrebbero sfruttato uno squilibrio di potere nei confronti di partner sessuali minorenni.

Le indagini erano state avviate nel mese di giugno in seguito a denunce di terzi in relazione a notizie apparse sulla stampa. Come prova la procura di Berlino ha citato in particolare notizie di stampa che fanno riferimento a testimonianze anonime. Le dichiarazioni rese dai testimoni nei verbali non sono state confermate dalle indagini.
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