La guerra in Ucraina giunge al suo settantasettesimo giorno. Il presidente russo Vladimir Putin si congratula con il capo dell’autoproclamata Repubblica Popolare del Donetsk, affermando: “I nostri sforzi ci porteranno alla vittoria”.
Intanto a Mariupol continuano i combattimenti all’acciaieria Azovstal, mentre i filo-russi dicono che nell’edificio non ci sono più civili e che quindi ora le loro milizie “hanno le mani libere”.
Nella regione di Lugansk i militari russi hanno bombardato un istituto per bambini con disabilità.
Da Mosca, la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, rende noto che sono ripresi i contatti con Kiev per i colloqui di pace.
Tuttavia gli Stati Uniti avvertono che la guerra non finirà a breve.