Continua la guerra in Ucraina, raggiungendo oggi il suo settantaduesimo giorno. I militari russi bombardano senza interruzioni le città del Paese. Sarebbero circa duemila, secondo Zelensky, i missili lanciati finora. Sempre secondo il presidente ucraino, gli occupanti russi potrebbero organizzare massicci bombardamenti in vista del 9 maggio.
Da Mariupol, intanto, sono stati evacuati circa cinquecento civili. Tuttavia il battaglione Azov denuncia: “Durante il cessate il fuoco nel territorio dell'acciaieria, le truppe russe hanno sparato su un'auto che stava trasportando civili, uccidendo almeno una persona”.
I colloqui di pace tra i due Paesi sono al momento sospesi. A detta di Mosca la colpa sarebbe dei politici ucraini.
In Ucraina 1,6 milioni di citttadini vivono in stato di guerra e non hanno accesso all'acqua potabile, mentre 4,7 milioni si stanno avvicinando a questa condizione. A renderlo pubblico è Lyudmila Denisova, commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino.