Paul Watson, fondatore di Sea Shepherd – una delle più note e importanti associazioni contro la caccia alle balene – è stato arrestato a Nuuk, in Groenlandia. Le forze dell'ordine hanno eseguito un mandato internazionale richiesto dal Giappone. A rendere noto l'accaduto sono stati la polizia e la fondazione dell'attivista. Watson era in rotta verso l’oceano Pacifico settentrionale, dove Sea Shepherd avrebbe dovuto contrastare le attività di una nuova nave giapponese che da maggio opera in quel mare, macellando le balene catturate dalle imbarcazioni più piccole.
È stato arrestato quando la sua barca, John Paul DeJoria, aveva appena attraccato per fare rifornimento. La Captain Paul Watson Foundation (Cpwf) ha dichiarato che la missione voleva intercettare la nuova baleniera giapponese Kangei Maru. La fondazione ritiene che l'arresto di Watson sia legato dunque a una cosiddetta red notice (avviso rosso) emessa in seguito ai "precedenti interventi anti-caccia alle balene di Watson nella regione antartica". La red notice dell’Interpol è una richiesta di localizzare, arrestare ed estradare un sospetto criminale da parte delle autorità giudiziarie di una nazione. In questo caso a farla è stato il Giappone. Cpwf ha spiegato di essere sorpresa della decisione delle autorità, dato che i suoi avvocati "avevano riferito che l'avviso rosso era stato ritirato". La scomparsa della red notice nei database "poteva significare che era stata ritirata o resa confidenziale. Ora sappiamo che era stata resa confidenziale per dare a Paul un falso senso di sicurezza".
Nei video pubblicati sui social dalla Cpwf si vede l'attivista che viene ammanettato a bordo della sua barca dalla polizia danese (la Groenlandia infatti, pur essendo un territorio autonomo, fa parte del Regno di Danimarca). Adesso è prevista un'udienza in un tribunale distrettuale dove la polizia richiederà la sua detenzione "prima che venga presa una decisione sull'eventuale estradizione in Giappone". Il governo giapponese non ha commentato la notizia dell'arresto, ma una portavoce ha detto ad Afp che la guardia costiera nipponica ne era informata.
Watson è canadese. Ha fondata la Sea Shepherd nel 1977 con l’obiettivo di fermare le attività illegali in mare aperto contro animali a rischio di estinzione. È anche uno dei cofondatori di Greenpeace. Non è la prima volta che viene arrestato lungo la sua carriera di attivista impegnato per l'ambiente. Nel 2012 era stato preso in Germania in relazione a un fatto accaduto nel 2002 nelle acque del Guatemala. Era accusato di violazione del traffico navale. Anche in questo caso, Costa Rica ne chiedeva l'estradizione.
Questa volta invece Sea Shepherd avrebbe voluto intercettare una nave che ha 40 container freezer in ognuno dei quali può conservare fino a 15 tonnellate di carne di balena. Dal 2019 infatti il Giappone ha ripristinato la caccia alle balene per scopi commerciali, superando il divieto durato 33 anni nonostante ormai sempre meno persone siano abituate a consumare questo tipo di carne. La caccia alle balene a scopi commerciali era stata vietata in seguito a una moratoria dell’International Whaling Commission (IWC), l’organizzazione internazionale che si occupa di regolare la caccia ai cetacei. La cattura era continuata a scopi scientifici, almeno fino a quando il Giappone non è tornato ad autorizzare anche quella a fini commerciali.