La Polonia e l’Ungheria hanno deciso di vietare l'ingresso del grano e dei prodotti agricoli provenienti dall’Ucraina. A causa della scarsità di camion e treni merci per il trasporto delle materie prime agricole, parte del grano importato rimane nei territori europei, determinando così il crollo prezzo. Questa situazione ha scatenante le proteste di migliaia di agricoltori e piccoli imprenditori dei Paesi dell’Europa dell’Est. Tuttavia, questa scelta non è piaciuta all’Ue, che teme un effetto domino sugli altri Stati dell'Europa orientale. “Azioni unilaterali non sono accettabili”, avverte l’Unione.