In Gran Bretagna cinque attivisti per il clima di “Just Stop Oil” (Fermate il petrolio e basta) sono stati condannati a pene detentive che vanno da quattro a cinque anni. La sentenza riguarda il loro tentativo nel 2022 di bloccare la M25, una delle arterie autostradali principali che circondano Londra. La sentenza della settimana scorsa li ha riconosciuti colpevoli di “associazione a delinquere finalizzata ad arrecare disturbo alla collettività”. Ora sono arrivate anche le decisioni del giudice sulle pene, ritenute severe da diversi osservatori.
La pena più lunga, cinque anni, è andata solo a uno di loro. Gli altri ambientalisti hanno avuto tutti la condanna a quattro anni di reclusione. Sono considerate le pene più lunghe mai date in Gran Bretagna per delle proteste non violente come le dimostrazioni portate avanti da questi attivisti con il tentato blocco del traffico. Dal canto suo, "Just Stop Oil" ha dichiarato che continuerà a lottare contro le politiche che ritiene dannose per l’ambiente, nonostante le condanne.
"Il fatto è che ognuno di voi qualche tempo fa ha oltrepassato il confine da attivista preoccupato a fanatico - ha detto il giudice Christopher Hehir - . Vi siete nominati arbitri unici di ciò che dovrebbe essere fatto riguardo al cambiamento climatico, senza essere vincolati né dai principi della democrazia né dallo stato di diritto". I cinque attivisti avevano partecipato a una videochiamata con la quale avevano cercato di raccogliere le partecipazioni di quanti più volontari possibile, per convincerli a scavalcare le recinzioni dell'autostrada e riuscire così a bloccare la M25. La protesta era stata organizzata per opporsi all’esplorazione del Mare del Nord alla ricerca di nuovi giacimenti di petrolio e gas. Per questo sono stati giudicati colpevoli di aver cospirato per attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sulla loro causa mentre il governo del Regno Unito discuteva su prodotti petroliferi e gassosi o progetti relativi al carbone.
Il gruppo negli anni si è fatto conoscere per le sue tattiche dirompenti: dal lanciare zuppa di pomodoro sul dipinto "Girasoli" di Vincent Van Gogh,esposto dentro la National Gallery, allo spruzzare vernice arancione su Stonehenge, fino all'interruzione del torneo di tennis di Wimbledon e di altri eventi sportivi. Alla lunga lista di critici che si sono conquistati per queste azioni si è aggiunto ora il giudice Christopher Hehir che ha emesso le dure sentenze nella Southwark Crown Court.
In Italia, il ddl Sicurezza, attualmente in discussione in parlamento, potrebbe introdurre una stretta sui blocchi stradali. Un comportamento che attualmente costituisce un illecito amministrativo, ma con la nuova legge diverrebbe un delitto e verrebbe punito con la reclusione da sei mesi a due anni quando effettuato da più persone.